Una Gatta a Pois Cronaca semiseria di un consolidamento

Decimo giorno di consolidamento

Oggi è andata liscia liscia, ho preso tutto e non mi sono scordata nulla.Forse sono stata aiutata dalla fame preciclo

Stasera, quando sono tornata a casa ho messo in congelatore un barattolino di Fage. Dopo aver cenato ed essere andata a fare la camminata serale con la cana, al mio ritorno l'ho prelevato, ho aggiunto un cucchiaio raso di Sciroppo Zero Toschi alla fragola e....LIBIDINE!!!!

Ruolino di marcia
Oggi giornata super intensa, molto movimentata, per cui solo 1 allenamento serale, 6 kilometri per 60 minuti.

Oggi niente almanacco e amenità in generale. E' il giorno del lutto nazionale per le vittime del terremoto in Emilia e non mi sento di scrivere bischerate.
Mando un abbraccio virtuale ai connazionali emiliani.

La storiella del giorno
Nessuna storiella divertente, certo, ma perchè non condividere con voi una cosa carina che mi ha commosso molto.
Come ogni sera sono uscita ocn la cana per un giro che, impiegando un'ora e percorrendo 6 kilometri, capita a proposito se non si ha troppo tempo a disposizione o la stanchezza incombe.
Nel percorrere questa strada, passiamo davanti a un ex-colorificio,dove negli anni 70 mio nonno materno lavorava e dove è morto per un cancro ai polmoni causato dalle esalazioni delle vernici tossiche.
Oggi se viene a mancare un operaio sul lavoro o per le malattie professionali è una tragedia immane che coinvolge tutta la società, fà inorridire i politici , scrivere i giornalisti, riempe i salotti televisivi e fà "scendere in campo" i sindacati, che come minimo portano un sollievo economico alla vedova e famigliari a carico. E tutto questo è giusto e sacrosanto.
Ma all'epoca un operaio morto per il lavoro che svolgeva senza precauzioni, era solo uno che aveva avuto sfiga.

Questa fabbrica, immensa e abbandonata, perchè per altro sotto processo da anni a causa di abbandono di rifiuti tossici, è diventata un groviglio di cespugli, erbacce, boschetti che hanno invaso le vecchi strade e marciapiedi ed edifici interni.
E vi hanno trovato rifugio numerosi animaletti selvatici, tra i quali le lepri.
Io e la cana ce ne siamo accorti una sera per caso e da allora, quando sappiamo di passare da li, portiamo con noi un po' di carote, pane secco, verdure varie che lasciamo cadere di là dalla rete di recinzione in un punto in cui è bassa.
Se passiamo la sera dopo non c'è più nulla, quindi presumiamo che qualcuno se ne nutra e ci fà piacere.
Oramai la cana ha imparato questa abitudine e quando siamo in prossimità della rete abbassata, si ferma ad orecchie ritte, aspettando che io compia il simpatico rituale, per poi riallòntanarci a passo deciso.
Stasera lo stesso.La cana si ferma e scondinzola attendendo. Io mi sollevo sulle punte e mentre sto per lasciar cadere il prezioso e succulento bottino, ecco che vedo una meraviglia assoluta!
Una famigliola di 5 leprottini, ma così minuscoli e perfetti che mi sono commossa fino alle lacrime
Se ne stavano li in un angolo riparato da un cespuglio e scaldato dagli ultimi raggi del sole a pulirsi, annusare l'aria, osservare il mondo.
BELLISSIMI!
Delle lepri in miniatura, tanto piccole da stare in un palmo a due alla volta, eppure così perfette, con le orecchie ritte e le zampe posteriori lunghe e un pelo folto folto.
5 tenerissimi peluche.
Non sapevo decidermi a mollare la presa e quasi non respiravo per timore di spaventarli.
Ma la cana che non ha visto lo spettacolo e forse nel caso non lo avrebbe gradito,era impaziente di ripartire, ha dato un'abbaiata vigorosa e i leprottini son spariti come fulmini.
Un po' delusa ho lasciato andare il cibo e abbiamo ripreso la camminata.

Per oggi è tutto, buonanotte Forum.