condividiamo anche altro?

quel che mi piace sono le emozioni.
lasciamo perdere fli affetti, le persone che ti stanno attorno (e cui tu permetti di starti attorno!), gli animali.

ho tre "svaghi", che mi rendono possibile appagare i miei bisogni.

il primo: il cinema. ogni settimana vado a vedere qualcosa ma - purtroppo - raramente riesco a trarne soddisfazione. sono rari per me i films che riescono nell'intento. molto rari (sono sicuramente io la complicata)

il secondo: la lettura. cerco, annuso, provo e ascolto ciò che leggo. anche in questo caso sono poche le letture che riescono nel loro intento, ma anche qui non demordo. e se trovo il "filone" giusto, allora mi butto a capofitto.

il terzo: il teatro. guardo in internet e seguo i "miei" preferiti. non appena arrivano a milano o periferia, ecco che mi fiondo per vedere il loro nuovo spettacolo. non sono propensa all'abbonamento. a saronno c'è un ottimo teatro con ottimi programmi. ma quest'anno c'è stato un caso particolare che ha voluto io lo facessi. e credo continuerò questa nuova abitudine!

entro quindi nello specifico:
nel primo caso, come nel secondo che poi leggerete, amo il filone drammatico. resto tramortita dalle storie di gente "comune" e dalle vite che percorrono città, borghi, violenza, vittoria, la vera storia di chi non vive nell'ovatta. giusto qualche titolo per dirvi qual è il mio filone: tutto ma proprio tutto di Inarritu (amores perros, 21 grammi, babel e l'eccezionale biutiful), "qualcuno volò sul nido del cuculo", "mare dentro", "Harold & Maude", "mio fratello è figlio unico", "Mystic River" e poi tanti altri ancora. l'ultimo che mi è piaciuto di più - ma non a questi livelli - è stato "quasi amici".

nel secondo caso, l'autore che per primo mi ha spaccato il cuore è stato J.E. Steinbeck. i suoi migliori romanzi sono stati "uomini e topi", "furore", "la valle dell'eden", e via dicendo. ho letto tutto di lui. i suoi racconti han saputo cogliere l'umanità nelle forme più nascoste. e questo non è poco.
allo stato attuale adoro fino alla follia N. Ammaniti. mi ha rapita con "ti prendo e ti porto via". anche di lui ho letto tutto, e ogni volta aspetto che ritorni qualcosa in libreria

Nel terzo caso... l'evento che mi ha portata a fare l'abbonamento è stato uno spettacolo teatrale di elio germano. lo adoro. lo seguo ovunque (cinematograficamente!!!!) perchè è veramente anima pura dello spettacolo (e del dolore). un grandissimo attore (nel film "la nostra vita" provate a vedere la scena dove viene suonata la canzone "anima fragile"). e l'abbonamento mi permetteva di essere davantissimo. infatti ho trovato il primo posto centrale. due posti. per me e mia figlia... (inutile dirvi che l'ho "aspettato" fuori da teatro per fargli i compliemnti per tutto tutto tutto). a parte questo, a teatro scelgo di vedere sempre i monologhi. seguo bergonzoni, ascanio celestini, il sempre eccezionale ed eccellente marco paolini. ma quest'anno ho avuto una sorpresa: nell'abbonamento sono andata a vedere un monologo che mi ispirava pochissimo - ho pagato, lo vedo!!!! - "apocalisse" di lucilla giagnoni. penso sia uno degli spettacoli più emozionanti che abbia mai visto. tanto che ho obbligato poi un po' di amiche a vederlo (e io rivederlo) dopo un paio di mesi...

credo sia il caso di smettere di scrivere. in questi casi, io andrei avanti per ore a dire fare raccontare descrivere e via dicendo.

buona giornata (e che sia leggera!)
lafio'