Il ricordo più bello

fioredimarte, 24/04/2012 17.11:

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dai 5 ai 6 anni sono stata un anno dai miei zii in toscana.
lo zio, contadino, andava ogni giorno alle prode a curare le viti dell'uva.
io ogni giorno andavo da lui verso le 13 con la "schiscètta", o portavivande che dir si voglia, a portargli da mangiare. restavo li fino a quando aveva finito, seduti all'ombra di un albero.
mentre lui mangiava (e cantava: lui cantava sempre, e tutte canzoni sconce che lui era un ex bersagliere di quelli in bicicletta!) io me ne andavo in giro per i campi e la mia grande gioia era andare a piedi nudi sulle spighe appena tagliate (che facevano male!!! non avevo mica i calli a quell'età). un misto di dolore e piacere per il contatto con la terra "viva".

un'altra volta, sempre in quell'anno lungo una vita, ci fu la vendemmia. ci presero tutti sul camion e andammo tutti a fare la vendemmia. all'ora di pranzo c'era pane toscano con un prosciutto cotto di cui ricordo ancora il sapore, e che non ho mai scordato. quella della vendemmia era stata un'esperienza strana, quasi mistica.
ricordo tutti gli odori e i sapori, le persone che cantavano e i bimbi come me che correvano da una parte all'altra della vigna. forse per questo avevo una gran fame e quel prosciutto mi è rimasto nel cuore.

di quel periodo poi ricordo anche la volta che io e una combriccola di altri 4 o 5 scemuniti siamo andati a giocare a nascondino nel campo di grano, lasciando dei solchi al nostro passaggio che quando è arrivato i padrone ci stava per lasciare lui i solchi sul didietro! ma anche se quella era stata una cosa che non ho più ripetuto, mi ricordo anche i disegni lasciati sul campo. altro che cerchi di grano...!


andrei avanti per ore a parlare di quel periodo, come del pane toscano bagnato e cosparso di zucchero sopra. ne mangiavo almeno 2 fette alla merenda. costava poco, riempiva tanto, fresco da morire e dolcissimo.

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