PERCHE' SIAMO INGRASSATE?

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fioredimarte
00giovedì 12 aprile 2012 11:50
Domanda che ha risvolti moooooolto profondi
Questa è la domanda cui tutte noi sappiamo rispondere, ma nessuna di noi magari lo fa con le altre persone.
Non ha alcun risvolto psicologico, ne' emotivo, ne' altro.
E' una domanda per confrontarci, per capirci e per - in qualche modo - aiutarci.

Ovvio che devo dare l'esempio, e sommariamente prima devo dire un paio di cosette per inquadrare la mia situazione passata, presente e spero futura.

Nata magrissima, adolescenza paciarotta, vita dai 18 ai 30 circa con una taglia 44 che mi piaceva e mi faceva piacere ma mai stata sotto - se non per brevissimi periodi - i 50kg (sono alta poco più di 1.56).
A 30 la gravidanza molto travagliata, che mi fa metter su 5 kg e perderne 8. quindi resto sostanzialmente uguale se non più magra di prima. convivenza brevissima, storia bruttissima, figlia bellissima (e ci mancherebbe altro!!!!). Inizio a mettere su 15 kg uno dopo l'altro, insieme alla fine del mio rapporto con lui.

cambio tutto, cambio casa, cambio lavoro, cambio il mio modo di essere e decido che è il caso di piantarla, al toccare il mio scellerato traguardo di 71kg.
perdo costantemente fino a 17 kg, e nel contempo (in modo del tutto inaspettato) ritrovo quel che penso sia stato un amore. era arrivato il momento, dopo 7 anni di clausura/paura/circospezione, di riprendere un po' fiducia nel genere umano.

otto anni stabili, come pensavo fosse il mio rapporto (senza convivenza: lui abitava molto lontano). problemi di vita, problemi particolari, problemi esagerati. poi il problema anche con lui. non parliamo di cosa come dove e quando. due anni fa ricominicio il mio percorso all'ingozzo. arrivo a quasi 76kg. nel frattempo ri-cambio casa ma il lavoro resta lo stesso (sono una ballerina dei posti di lavoro - 8 - e di case cambiate - 8 anche queste! - ma queste due cose mi piacciono e corrispondono spesso a nuova energia vitale).

e in tutto questo altalenante percorso di deviazioni, cambi, abbuffate, tristezze, felicità brevi e case cose casi, ritorno ora a cercare me.

perchè - e qui arriva la risposta alla mia domanda iniziale - io so cosa mi porta al cibo. penso di saperlo, dai, ammettiamolo...
il cibo mi nasconde. mi fa essere invisibile, non notata, mi rende uguale senza alcun segno di distinzione. passo inosservata nonostante l'abbondanza. non voglio rapportarmi a qualche altra persona se non del mio "staff" altamente selezionato.
mentre mangio, mi nascondo al mondo.vuoi con vestiti larghi, vuoi con il passare raso muro, vuoi con il non farsi notare per quelle gambe che non esitavo a mostrare o la scollatura che non è mai stata troppo evidenziata ma che c'era.

auto-punizione, auto-lesionismo, auto-distruzione.
ho fatto tutto da me, per gli altri. mai per me...

Monik84
00giovedì 12 aprile 2012 12:11
Re: Domanda che ha risvolti moooooolto profondi
fioredimarte, 12/04/2012 11.50:

Questa è la domanda cui tutte noi sappiamo rispondere, ma nessuna di noi magari lo fa con le altre persone.
Non ha alcun risvolto psicologico, ne' emotivo, ne' altro.
E' una domanda per confrontarci, per capirci e per - in qualche modo - aiutarci.

Ovvio che devo dare l'esempio, e sommariamente prima devo dire un paio di cosette per inquadrare la mia situazione passata, presente e spero futura.

Nata magrissima, adolescenza paciarotta, vita dai 18 ai 30 circa con una taglia 44 che mi piaceva e mi faceva piacere ma mai stata sotto - se non per brevissimi periodi - i 50kg (sono alta poco più di 1.56).
A 30 la gravidanza molto travagliata, che mi fa metter su 5 kg e perderne 8. quindi resto sostanzialmente uguale se non più magra di prima. convivenza brevissima, storia bruttissima, figlia bellissima (e ci mancherebbe altro!!!!). Inizio a mettere su 15 kg uno dopo l'altro, insieme alla fine del mio rapporto con lui.

cambio tutto, cambio casa, cambio lavoro, cambio il mio modo di essere e decido che è il caso di piantarla, al toccare il mio scellerato traguardo di 71kg.
perdo costantemente fino a 17 kg, e nel contempo (in modo del tutto inaspettato) ritrovo quel che penso sia stato un amore. era arrivato il momento, dopo 7 anni di clausura/paura/circospezione, di riprendere un po' fiducia nel genere umano.

otto anni stabili, come pensavo fosse il mio rapporto (senza convivenza: lui abitava molto lontano). problemi di vita, problemi particolari, problemi esagerati. poi il problema anche con lui. non parliamo di cosa come dove e quando. due anni fa ricominicio il mio percorso all'ingozzo. arrivo a quasi 76kg. nel frattempo ri-cambio casa ma il lavoro resta lo stesso (sono una ballerina dei posti di lavoro - 8 - e di case cambiate - 8 anche queste! - ma queste due cose mi piacciono e corrispondono spesso a nuova energia vitale).

e in tutto questo altalenante percorso di deviazioni, cambi, abbuffate, tristezze, felicità brevi e case cose casi, ritorno ora a cercare me.

perchè - e qui arriva la risposta alla mia domanda iniziale - io so cosa mi porta al cibo. penso di saperlo, dai, ammettiamolo...
il cibo mi nasconde. mi fa essere invisibile, non notata, mi rende uguale senza alcun segno di distinzione. passo inosservata nonostante l'abbondanza. non voglio rapportarmi a qualche altra persona se non del mio "staff" altamente selezionato.
mentre mangio, mi nascondo al mondo.vuoi con vestiti larghi, vuoi con il passare raso muro, vuoi con il non farsi notare per quelle gambe che non esitavo a mostrare o la scollatura che non è mai stata troppo evidenziata ma che c'era.

auto-punizione, auto-lesionismo, auto-distruzione.
ho fatto tutto da me, per gli altri. mai per me...



Ciao carissima.
Io e te non ci conosciamo, ma ti ammiro molto.
Leggendo la tua storia non posso fare altro che darti ragione sul perchè si arriva ad avere questi salti nel peso di +15 e -15 (almeno a me è successo così).
Ti racconto brevemente quello che mi riguarda.
Ho 27 anni e nel corso dell'adolescenza sono passata dai 50 ai 65 kg...a quel tempo riconducibili allo sviluppo, a "problemi" adolescenziali e al difficile mondo che gli adolescenti si creano in testa quando non riescono a rapportarsi con i coetanei. Non che io fossi timida o introversa, ma avevo costantemente paura del giudizio delle persone, in quel caso dei miei compagni di scuola.
Ho finito le superiori e mi sono buttata subito nel mondo del lavoro...salto TERRIFICANTE. Ho incontrato se posso permettermi di dire, molte persone cattive dentro, frustrate nel loro profondo che sfogavano tutto sul lavoro. In particolare il mio primo datore di lavoro, che non sto a spiegarvi per quali motivi di parentela ce l'avesse con me, mi faceva Mobbing appena poteva e ne aveva l'occasione. Da li sono iniziati i problemi veri, e che non ho raccontato quasi a nessuno se non ai miei pochi Fedeli.
Problemi di bulimia che poi si sono trasformati in anoressia col passare di qualche anno...psicologicamente distrutta e incapace di controllare la mia vita. Non riuscendo a farlo cercavo di controllare il mio corpo in altro modo. Sono riuscita però al limite proprio...a trovare la forza di reagire e di tornare in salute! Dai 42 kg che facevo passai ai miei amati 51 kg con cui mi sento da Dio (sono alta 158).
Dopo aver cambiato 3 posti di lavoro mi sono ritrovata nuovamente ad affrontare un momento difficile...perdita del lavoro...morte di mio nonno...lieve ischemia cerebrale di mio padre...insomma non sto ad elencarvi tutto ma in un anno ne sono successe moltissime...e in meno di 6 mesi presi quasi 16kg!!
Non uscivo + di casa, non avevo nessuna intenzione di trovare lavoro e passavo le giornate tra pc e cucina a mangiare oppure a dormire. Mi ero annullata totalmente.
Da li poi le cose tornarono a migliorare, grazie alle mie amiche che mi hanno tartassata giorno e notte, ma anche grazie all'aiuto di mia madre. Nemmeno io mi riconoscevo + allo specchio...quella non ero io, nè dentro nè fuori.
Trovato un nuovo lavoro, riacquistai fiducia in me stessa e decisi che da quel momento non avrei + permesso a nessuno e a niente di farmi sentire così...che mai + avrei affogato i problemi nascondendomi nel cibo, il mio premio di consolazione alle sconfitte. Grinta!! Forza e coraggio!!
E di li a poco sono arrivata a 59 circa...ed ho incontrato per caso la Dukan [SM=g8426]
Ora sono felicemente fidanzata con un mio ex collega del penultimo posto di lavoro (si perchè poi persi anche quello...che crisi!), ho un nuovo lavoro da poco come qualcuna di Voi sa..e le cose filano liscio da 1 anno e mezzo in qua.
Mai + mi abbandonerò al senso di vuoto che mi assaliva nei momenti delle abbuffate. Mai + mi abbandonerò...questa è una promessa che ho fatto a me stessa, perchè ho imparato a volermi bene.
Sentirsi bene dentro fa risplendere le persone di luce propria.
Mi sento rinata, anche se confesso che a volte ho paura dei tempi andati, ma per mia fortuna ora ho accanto persone fantastiche e così vado avanti a testa alta!
Se adesso mi conosco così è anche grazie alle sconfitte passate...l'importante è risorgere dai propri errori e non ripeterli.
Volersi bene, sempre!

AnnPop
00giovedì 12 aprile 2012 12:38
cara fioredimarte, ti leggo e molto di quanto hai scritto corrisponde anche al mio percorso.
A parte i cambi di casa e di lavoro, il resto mi assomiglia moltissimo.
E soprattutto mi appartiene questo tuo pensiero: "il cibo mi nasconde. mi fa essere invisibile, non notata, mi rende uguale senza alcun segno di distinzione. passo inosservata nonostante l'abbondanza. non voglio rapportarmi a qualche altra persona se non del mio "staff" altamente selezionato.
mentre mangio, mi nascondo al mondo.vuoi con vestiti larghi, vuoi con il passare raso muro, vuoi con il non farsi notare per quelle gambe che non esitavo a mostrare o la scollatura che non è mai stata troppo evidenziata ma che c'era. "
La fortuna tua è stato prenderne consapevolezza alla tua età.... io sono stata più "tarda", ho elaborato tutto pochissimi anni fa.
Ma meglio tardi che mai, alla fine [SM=g8426]
Grazie per aver condiviso questi pensieri [SM=g7474]
Mile734
00giovedì 12 aprile 2012 12:48
Ciao a tutte e tutti,
io mi chiamo Milena e sono una ragazza terribilmente fortunata.

Sono nata ben oltre i 4Kg aprendo in due mia mamma come una vongola,
e sin dai primi giorni di vita (congiuntivite a 6 giorni di vita a parte e tutte le ovvie malattie infantili)
sono stata robusta, forte, bianca e rossa come un Gesù Bambino.
Avevo pure i boccoli da piccola.
Sono cresciuta in una famiglia bongustaia e genuina, dove la sostanza contava più dell'apparenza:
Papà alpino di oltre un quintale e mamma casalinga over 80 (kili, non anni).
Ho avuto la classica adolescenza "travagliata" di una qualsiasi ragazza in obesità:
presa in giro e schivata dai ragazzi.
Non ho mai subìto grandi abusi, comunque, perchè per fortuna il carattere mi ha sempre fatto apparire simpatica e burlona.
Insomma che sono sempre stata grassa, ho sempre mangiato molto condito
ed in modo smisurato (non nella quantità, bensì nella qualità).
Tanti fuoripasto e tanta "ignoranza".
Svariati tentativi di diete (sempre ipocaloriche) con o senza medici,
ma al raggiungimento degli obbiettivi c'è sempre stato l'effetto yoyo.

Niente traumi, la causa del mio culone è il cibo.
E un po' di DNA dai.

Tanti abbracci a chi non è così fortunata come me. [SM=g11405] [SM=g11405]
fioredimarte
00giovedì 12 aprile 2012 13:43
Re:
[SM=g11249] [SM=g11249] [SM=g11249] [SM=g11249]


porcaccia miseria!!! ho visto il tuo appunto e ho pensato: alla mia età mentre tu sei più giovane di me??????

poi ho guardato il mio profilo e maremma maiala ho messo anno di nascita 84 invece di 64!!!!! (che sia un errore voluto???? noooooooooo!!! contentissima dei miei anni)
pertanto, ann cara, sappi che sono ancora più tarda e ritarda di quel che pensi, se son qui al mio 6° di 18 kg da perdere!
[SM=g7535] [SM=g8057] [SM=g8055]
La fortuna tua è stato prenderne consapevolezza alla tua età.... io sono stata più "tarda", ho elaborato tutto pochissimi anni fa.
Ma meglio tardi che mai, alla fine [SM=g8426]
Grazie per aver condiviso questi pensieri [SM=g7474]




AnnPop
00giovedì 12 aprile 2012 13:49
Re: Re:
fioredimarte, 12/04/2012 13.43:

[SM=g11249] [SM=g11249] [SM=g11249] [SM=g11249]


porcaccia miseria!!! ho visto il tuo appunto e ho pensato: alla mia età mentre tu sei più giovane di me??????

poi ho guardato il mio profilo e maremma maiala ho messo anno di nascita 84 invece di 64!!!!! (che sia un errore voluto???? noooooooooo!!! contentissima dei miei anni)
pertanto, ann cara, sappi che sono ancora più tarda e ritarda di quel che pensi, se son qui al mio 6° di 18 kg da perdere!
[SM=g7535] [SM=g8057] [SM=g8055]




ahahahahahah.... vabbè, l'età non conta... alla fine conta la consapevolezza [SM=g9013]
Lachatte
00giovedì 12 aprile 2012 14:15
Re:
Mile734, 12/04/2012 12.48:

Ciao a tutte e tutti,
io mi chiamo Milena e sono una ragazza terribilmente fortunata.

Sono nata ben oltre i 4Kg aprendo in due mia mamma come una vongola,
e sin dai primi giorni di vita (congiuntivite a 6 giorni di vita a parte e tutte le ovvie malattie infantili)
sono stata robusta, forte, bianca e rossa come un Gesù Bambino.
Avevo pure i boccoli da piccola.
Sono cresciuta in una famiglia bongustaia e genuina, dove la sostanza contava più dell'apparenza:
Papà alpino di oltre un quintale e mamma casalinga over 80 (kili, non anni).
Ho avuto la classica adolescenza "travagliata" di una qualsiasi ragazza in obesità:
presa in giro e schivata dai ragazzi.
Non ho mai subìto grandi abusi, comunque, perchè per fortuna il carattere mi ha sempre fatto apparire simpatica e burlona.
Insomma che sono sempre stata grassa, ho sempre mangiato molto condito
ed in modo smisurato (non nella quantità, bensì nella qualità).
Tanti fuoripasto e tanta "ignoranza".
Svariati tentativi di diete (sempre ipocaloriche) con o senza medici,
ma al raggiungimento degli obbiettivi c'è sempre stato l'effetto yoyo.

Niente traumi, la causa del mio culone è il cibo.
E un po' di DNA dai.

Tanti abbracci a chi non è così fortunata come me. [SM=g11405] [SM=g11405]




Io ti adoro Mile!

Sono ripetitiva lo so, ma vista l'età son perdonabile!
La tua ironia è seconda solo alla tua bellezza, ma se la giocano parecchio!
Immensamente contenta di averti conosciuta! [SM=g11405]

Bel post Fiorella... il tuo "maremma maiala" mi ha sinceramente commossa! [SM=g11315]
palestrina4
00giovedì 12 aprile 2012 14:18
Non sono mai stata magrissima. La mia taglia oscillava sempre tra una 42 e una 44....piccolina di sopra, più robusta dai fianchi in giù. Il mio peso di 18 anni era 53....il mio peso da adulta dai 56 ai 63. Sono sempre stata molto golosa, non mangio moltissimo ma cedo spesso alle tentazioni. Vengo da una famiglia che tende ad ingrassare facilmente e dove si mangia bene, molto bene....troppo bene ma sono sempre riuscita a limitare i "danni" non superando mai i 63 kg.
Due anni fà, mi è stato diagnosticato un carcinoma papillifero alla tiroide e da lì a pochi giorni sono stata operata e ho cominciato il mio calvario fatto di tentativi per trovare il giusto dosaggio eutirox per poi sospenderlo per prepararmi alla terapia radiometabolica. In quei periodi di sospensione riuscivo ad aumentare anche di 6 kg in una settimana [SM=g10259] . Inolte il post terapiaa prevede un periodo di almeno due settimane di isolamento, causa radiottività. Dovendo stare rinchiusa a casa con quasi zero contatti esterni ho cominciato a mangiare schifezze e troppo. Risultato: sono riuscita a superare i 70 kg [SM=g6516] . Tornando alla normalità sono riuscita a perdere un paio di kg ma mai a tornare al mio peso forma. Adesso avevo tutti gli stimoli giusti per farlo.....tramite una collega ho scoperto la dieta Dukan e ho deciso di provare.....direi con ottimi risultati! [SM=g7358]
Mile734
00giovedì 12 aprile 2012 14:23
Re: Re:
Lachatte, 12/04/2012 14.15:




Io ti adoro Mile!

Sono ripetitiva lo so, ma vista l'età son perdonabile!
La tua ironia è seconda solo alla tua bellezza, ma se la giocano parecchio!
Immensamente contenta di averti conosciuta! [SM=g11405]



Oh Sonia quand'è che ti posso stritolare dal vivoooooooooo [SM=g11405] [SM=g9433] [SM=g9433]

Trudy40
00giovedì 12 aprile 2012 14:32
Che bella domanda, e che bel messaggio, Fioredimarte. Io spesso me la cavo con un "mi piace mangiare", ma so che non è sufficiente.
Il fatto è che per anni non ho fatto eccessivamente caso al peso che saliva, quindi non so nemmeno dire da quando ho iniziato a ingrassare, o quale sia stato il mio minimo o il mio massimo in adolescenza (ora di anni ne ho 53).
Vediamo un po'. Seconda e ultima figlia di una famiglia che avrebbe potuto essere una famiglia normale, magari un po' povera ma normale, se mio padre, che aveva 12 anni più di mamma e (questa è l'unica giustificazione che riesco a trovare del suo comportamento) aveva avuto un'esperienza di internamento a Mauthausen, non fosse stato un perenne etilista con sbronza cattiva e violenta, continuamente con la cinghia in mano. Cinghia che su di me, più remissiva e fisicamente simile a lui, non cadeva mai, ma su mia sorella... lasciamo perdere! Un incubo che è durato fino a quando ho avuto dieci anni, e mia madre ha deciso di separarsi.
Vicino a noi, casa di ballatoio, abitavano due coniugi più anziani dei miei genitori, che diversi anni prima avevano perso un figlio di sette anni. Soprattutto lei si era quasi morbosamente attaccata a me e, nonostante fosse una persona parecchio "parsimoniosa", non lesinava niente per comprarmi regalini e, ahimè, anche tante tante cose da mangiare. Dolci e salate, di tutti i generi, solo che ne chiedessi. E io sono cresciuta, diversamente da mia sorella che era più pronta a socializzare, chiusa in me stessa, giocando per ore in casa con giochi da maschio, leggendo - ero patita per libri e fumetti, anzi, lo sono ancora anche se più ragionevolmente - e mangiando. Non so come il mio organismo abbia risposto a queste sollecitazioni solo con la ciccia; ero capace a mangiarmi in un paio d'ore una scatola di cioccolatini, e magari anche una confezione di arachidi o mandorle salate per le quali andavo pazza. E sport niente, credo di essere decisamente disprassica, non so andare in bici o sui pattini a rotelle, e non riesco nemmeno a scendere le scale correndo se non mi tengo al mancorrente!
Ma queste erano le cose in cui mi rifugiavo, e che insieme ai miei sogni e al mio fantasticare hanno reso sopportabile e quasi felice un periodo della vita che altrimenti sarebbe stato amarissimo, facendomi dimenticare tutto il resto.
Questa è la base da cui ho cominciato l'adolescenza, la maturità, e il matrimonio. E non è che la fine di quest'ultimo mi abbia particolarmente aiutata! Ma una cosa devo dire: ho imparato a cercare e trovare la serenità nelle piccole cose, e perchè no, il cibo poteva essere una di queste (sono io che a causa del cibo sono diventata una "grande cosa" :D ).
Due diete di quelle fatte bene... e mantenute male! E poi un'amica mi ha presentato la dukan! Ed eccomi qui! :)
Lachatte
00giovedì 12 aprile 2012 14:37
Re: Re: Re:
Mile734, 12/04/2012 14.23:



Oh Sonia quand'è che ti posso stritolare dal vivoooooooooo [SM=g11405] [SM=g9433] [SM=g9433]





Presto...molto presto!
Ma attenta a come stritoli perchè non ho più 20 a maggio [SM=g9361]
Lachatte
00giovedì 12 aprile 2012 14:40
Re:
Trudy40, 12/04/2012 14.32:

Che bella domanda, e che bel messaggio, Fioredimarte. Io spesso me la cavo con un "mi piace mangiare", ma so che non è sufficiente.
Il fatto è che per anni non ho fatto eccessivamente caso al peso che saliva, quindi non so nemmeno dire da quando ho iniziato a ingrassare, o quale sia stato il mio minimo o il mio massimo in adolescenza (ora di anni ne ho 53).
Vediamo un po'. Seconda e ultima figlia di una famiglia che avrebbe potuto essere una famiglia normale, magari un po' povera ma normale, se mio padre, che aveva 12 anni più di mamma e (questa è l'unica giustificazione che riesco a trovare del suo comportamento) aveva avuto un'esperienza di internamento a Mauthausen, non fosse stato un perenne etilista con sbronza cattiva e violenta, continuamente con la cinghia in mano. Cinghia che su di me, più remissiva e fisicamente simile a lui, non cadeva mai, ma su mia sorella... lasciamo perdere! Un incubo che è durato fino a quando ho avuto dieci anni, e mia madre ha deciso di separarsi.
Vicino a noi, casa di ballatoio, abitavano due coniugi più anziani dei miei genitori, che diversi anni prima avevano perso un figlio di sette anni. Soprattutto lei si era quasi morbosamente attaccata a me e, nonostante fosse una persona parecchio "parsimoniosa", non lesinava niente per comprarmi regalini e, ahimè, anche tante tante cose da mangiare. Dolci e salate, di tutti i generi, solo che ne chiedessi. E io sono cresciuta, diversamente da mia sorella che era più pronta a socializzare, chiusa in me stessa, giocando per ore in casa con giochi da maschio, leggendo - ero patita per libri e fumetti, anzi, lo sono ancora anche se più ragionevolmente - e mangiando. Non so come il mio organismo abbia risposto a queste sollecitazioni solo con la ciccia; ero capace a mangiarmi in un paio d'ore una scatola di cioccolatini, e magari anche una confezione di arachidi o mandorle salate per le quali andavo pazza. E sport niente, credo di essere decisamente disprassica, non so andare in bici o sui pattini a rotelle, e non riesco nemmeno a scendere le scale correndo se non mi tengo al mancorrente!
Ma queste erano le cose in cui mi rifugiavo, e che insieme ai miei sogni e al mio fantasticare hanno reso sopportabile e quasi felice un periodo della vita che altrimenti sarebbe stato amarissimo, facendomi dimenticare tutto il resto.
Questa è la base da cui ho cominciato l'adolescenza, la maturità, e il matrimonio. E non è che la fine di quest'ultimo mi abbia particolarmente aiutata! Ma una cosa devo dire: ho imparato a cercare e trovare la serenità nelle piccole cose, e perchè no, il cibo poteva essere una di queste (sono io che a causa del cibo sono diventata una "grande cosa" :D ).
Due diete di quelle fatte bene... e mantenute male! E poi un'amica mi ha presentato la dukan! Ed eccomi qui! :)



Conoscendo la tua naturale ritrosia nel lasciarti andare a cose private, trovo che ringraziarti di questa condivisione, sia decisamente riduttivo

Quindi ti abbraccio soltanto....in silenzio

E a far stare zitta la micia ..ce ne vuole, lo sai!

[SM=g9433] [SM=g9433] [SM=g9433]
Trudy40
00giovedì 12 aprile 2012 14:43
Ovvia Sonia.... [SM=g9433]

Dio vi benedica tutte quante (magari me compresa [SM=g8464] )


[SM=g9433]
mannamaia
00giovedì 12 aprile 2012 15:19
non ci riesco
Ho provato ha rispondere e a raccontare nei particolari ma proprio non ci riesco scopro solo ora che mi fà ancora troppo male,posso solo dire che ho affogato il" Dolore" nel cibo,il post è bellissimo vi abbraccio tutte. [SM=g9433]
echedukansiaconme
00giovedì 12 aprile 2012 15:50
E vediamo cosa riesco a tirare fuori
Nata paffutella, amata e coccolata da ogni parte, la piccolina, l'ultima di 3figlie. I primissimi anni quella santa donna di mia mamma doveva inventarsele tutte per farmi mangiare...non che fossi sottopeso, ma molto magra si (ho delle foto di cui vado fiera che mi consentono di dire che anch'io nella vita sono stata magra).
A 5anni tonsillectomia e da li l'inesorabile salita del peso. Niente di sconvolgente ma da bimba magra magra mi ero trasformata in tondina, florida, cicciottella, fino a quando intorno ai 10anni mi hanno diagnosticato l'ipotiroidismo e tutte le sue conseguenze. Non riesco neanche a tenere conto del numero di dietologi a cui ho affidato me stessa per avere una vita normale. La storia era sempre la stessa: i primi successi e poi dopo mi sentivo autorizzata a sgarrare, fino a perdermi e a non tornare più ai controlli. Ad essere sincera gli anni dell'adolescenza non li ricordo con orrore. Se fossi stata obesa adolescente oggi sarebbe stato molto più difficile, per la moda, per le idee, per la società che non ti perdona se sei diversa da quei deficienti del grande fratello.
Sia per carattere e anche forse per intelligenza ho sempre evitato di trovarmi in situazioni che sarebbero stati imbarazzanti: voglio dire, non sono mai andata in discoteca il sabato sera. Alle feste con amici/amiche si e mi divertivo pure tanto, ma la discoteca no: sia perchè non mi piaceva ed anche perchè, con il mio fisico, non c'azzeccavo niente e sicuramente sarei stata oggetto di scherno da parte di qualche imbecille. Dai 21 ai 26anni i miei fidi 100kg decisero finalmente di abbandonarmi. Con dieta e ginnastica arrivai a 75kg: porca miseria e come ero bella. Lo so che per molte di voi 75kg sono un peso enorme, ma per me vedermi finalmente carina, con vestiti che non avessero le fattezze di un sacco, con i tratti del viso non deturpati dall'obesità era un miracolo. In quel periodo ho conosciuto due cose che mi hanno profondamente cambiato l'esistenza: la gioia dell'amore vero conosciuto con mio marito e la disperazione della morte di mia mamma. Non so come, ma mi sono ritrovata a mangiare di nuovo senza senso. E lievitavo e crescevo e non mi guardavo. A 107kg, nonostante fossi obesissima e neanche ricca (purtroppo non lo sono neanche adesso) mio marito mi ha chiesto di sposarlo: se non è amore questo! Il matrimonio, la ricerca della casa, il trasferimento in un'altra città mi hanno regalato altri 9kg, facendomi arrivare al massimo storico di 116kg nel dicembre 2009. Che periodo orribile: sempre sulla difensiva, sempre arrabbiata, anche mangiare una pizza con degli amici era diventato una tragedia...e la cosa era ancora + grave quando mi trovavo con delle persone che non conoscevo (tipo cene di lavoro...oh mamma mia). Da un giorno all'altro ho deciso che tutto quello non era giusto, non era giusto per me, per mio marito e anche per mia mamma (morta a 56anni NORMOPESO per le conseguenze di un diabete ereditario scoperto a 40anni). Ho preso la mia vita in mano, ho contattato una dietologa e con lei sono arrivata ad 89-90kg. Poi lei si è trasferita e non sono andata + da nessun dietologo, solo dal mio endocrinologo. Ho fatto qualche altra dieta, tra cui anche una chetogenica con le proteine in polvere e sono arrivata a 83kg...poi piano piano, ma stavolta veramente piano, sono risaliti e sono qui, con voi con a tentare di conquistare i miei 75kg.
E' stato da sempre il peso che mi indicavano anche i dietologi come obbiettivo, forse anche per conformazione fisica: sono alta 1mt e qualche tappo di cocacola, con il punto vita abbastanza stretto e le cosce che non finiscono + (li ci vorrebbe la liposuzione, me l'hanno detto in tanti). Voglio arrivare al mio obbiettivo perchè ho un progetto che non può essere rimandato ancora per troppo tempo: attualmente non ho figli, non ci abbiamo pensato ancora e l'orologio biologico tarda a scattare. Ma so che quel giorno voglio farmi trovare pronta: perchè se è vero che fino ad oggi la ginecologa mi ha trovato tutte le cosine a posto è altrettanto vero che non vorrei vivere male la gravidanza e mettere in pericolo la vita di una creatura solo per aver ceduto alle lusinghe di cioccolato e biscotti.
La domanda era??Ah si: perchè siamo ingrassate? Io non lo so: posso immaginare che l'ipotiroidismo non mi abbia aiutato, ma non mi nascondo dietro questo alibi. Anni di sregolatezza, di cioccolata, patatine e sedentarietà sono stati altrettanto determinanti. Cibo per punirmi, cibo per gratificarmi, cibo inutile. Però SO (e adesso lo sapete anche voi) perchè voglio dimagrire...
Forse ho scritto un pò troppo, ma avevo 116kg da raccontare
Lachatte
00giovedì 12 aprile 2012 16:20
Come ti chiami Echedukansiaconme? Non importa il nome vero se non ti senti, ma un nome qualunque, che ti piace, con cui poterti chiamare e accogliere nella nostra grande famiglia, visto che il nick è un po' complicato e resta sempre un po' freddo da usare.

Perchè accoglierti per bene è quanto auspico e immagino anche tutte le altre.
Sei una persona speciale, un'oasi anche tu, considerando cosa ci hanno propinato ultimamente

Ah...grazie per la condivisione.
echedukansiaconme
00giovedì 12 aprile 2012 16:28
L'avevo scritto anche di là..o forse ho pensato di scriverlo [SM=g8443] , cmq mi chiamo Loredana o Lori (preferisco con la i...la y proprio non mi piace). Grazie per aver avuto la pazienza di leggere tuuuuuuuuuuuuutto il racconto [SM=g7802]
Lachatte
00giovedì 12 aprile 2012 16:34
Re:
echedukansiaconme, 12/04/2012 16.28:

L'avevo scritto anche di là..o forse ho pensato di scriverlo [SM=g8443] , cmq mi chiamo Loredana o Lori (preferisco con la i...la y proprio non mi piace). Grazie per aver avuto la pazienza di leggere tuuuuuuuuuuuuutto il racconto [SM=g7802]




Lori, ok.Grazie
Probabilmente era sfuggito a me,l'età avanza, la memoria retrocede e cominciamo ad essere in tante [SM=g11315]
Ma pazienza, repetita iuvant, oddio non sempre, ma quasi !
Trudy40
00giovedì 12 aprile 2012 16:39
Re:
echedukansiaconme, 12/04/2012 16.28:

mi chiamo Loredana o Lori
[SM=g7802]



Hai il nome di mia sorella [SM=g11405]


Ciao da Maurizia (o Mauri) [SM=g8426]
mannamaia
00giovedì 12 aprile 2012 17:24
Re:
echedukansiaconme, 12/04/2012 15.50:

E vediamo cosa riesco a tirare fuori
Nata paffutella, amata e coccolata da ogni parte, la piccolina, l'ultima di 3figlie. I primissimi anni quella santa donna di mia mamma doveva inventarsele tutte per farmi mangiare...non che fossi sottopeso, ma molto magra si (ho delle foto di cui vado fiera che mi consentono di dire che anch'io nella vita sono stata magra).
A 5anni tonsillectomia e da li l'inesorabile salita del peso. Niente di sconvolgente ma da bimba magra magra mi ero trasformata in tondina, florida, cicciottella, fino a quando intorno ai 10anni mi hanno diagnosticato l'ipotiroidismo e tutte le sue conseguenze. Non riesco neanche a tenere conto del numero di dietologi a cui ho affidato me stessa per avere una vita normale. La storia era sempre la stessa: i primi successi e poi dopo mi sentivo autorizzata a sgarrare, fino a perdermi e a non tornare più ai controlli. Ad essere sincera gli anni dell'adolescenza non li ricordo con orrore. Se fossi stata obesa adolescente oggi sarebbe stato molto più difficile, per la moda, per le idee, per la società che non ti perdona se sei diversa da quei deficienti del grande fratello.
Sia per carattere e anche forse per intelligenza ho sempre evitato di trovarmi in situazioni che sarebbero stati imbarazzanti: voglio dire, non sono mai andata in discoteca il sabato sera. Alle feste con amici/amiche si e mi divertivo pure tanto, ma la discoteca no: sia perchè non mi piaceva ed anche perchè, con il mio fisico, non c'azzeccavo niente e sicuramente sarei stata oggetto di scherno da parte di qualche imbecille. Dai 21 ai 26anni i miei fidi 100kg decisero finalmente di abbandonarmi. Con dieta e ginnastica arrivai a 75kg: porca miseria e come ero bella. Lo so che per molte di voi 75kg sono un peso enorme, ma per me vedermi finalmente carina, con vestiti che non avessero le fattezze di un sacco, con i tratti del viso non deturpati dall'obesità era un miracolo. In quel periodo ho conosciuto due cose che mi hanno profondamente cambiato l'esistenza: la gioia dell'amore vero conosciuto con mio marito e la disperazione della morte di mia mamma. Non so come, ma mi sono ritrovata a mangiare di nuovo senza senso. E lievitavo e crescevo e non mi guardavo. A 107kg, nonostante fossi obesissima e neanche ricca (purtroppo non lo sono neanche adesso) mio marito mi ha chiesto di sposarlo: se non è amore questo! Il matrimonio, la ricerca della casa, il trasferimento in un'altra città mi hanno regalato altri 9kg, facendomi arrivare al massimo storico di 116kg nel dicembre 2009. Che periodo orribile: sempre sulla difensiva, sempre arrabbiata, anche mangiare una pizza con degli amici era diventato una tragedia...e la cosa era ancora + grave quando mi trovavo con delle persone che non conoscevo (tipo cene di lavoro...oh mamma mia). Da un giorno all'altro ho deciso che tutto quello non era giusto, non era giusto per me, per mio marito e anche per mia mamma (morta a 56anni NORMOPESO per le conseguenze di un diabete ereditario scoperto a 40anni). Ho preso la mia vita in mano, ho contattato una dietologa e con lei sono arrivata ad 89-90kg. Poi lei si è trasferita e non sono andata + da nessun dietologo, solo dal mio endocrinologo. Ho fatto qualche altra dieta, tra cui anche una chetogenica con le proteine in polvere e sono arrivata a 83kg...poi piano piano, ma stavolta veramente piano, sono risaliti e sono qui, con voi con a tentare di conquistare i miei 75kg.
E' stato da sempre il peso che mi indicavano anche i dietologi come obbiettivo, forse anche per conformazione fisica: sono alta 1mt e qualche tappo di cocacola, con il punto vita abbastanza stretto e le cosce che non finiscono + (li ci vorrebbe la liposuzione, me l'hanno detto in tanti). Voglio arrivare al mio obbiettivo perchè ho un progetto che non può essere rimandato ancora per troppo tempo: attualmente non ho figli, non ci abbiamo pensato ancora e l'orologio biologico tarda a scattare. Ma so che quel giorno voglio farmi trovare pronta: perchè se è vero che fino ad oggi la ginecologa mi ha trovato tutte le cosine a posto è altrettanto vero che non vorrei vivere male la gravidanza e mettere in pericolo la vita di una creatura solo per aver ceduto alle lusinghe di cioccolato e biscotti.
La domanda era??Ah si: perchè siamo ingrassate? Io non lo so: posso immaginare che l'ipotiroidismo non mi abbia aiutato, ma non mi nascondo dietro questo alibi. Anni di sregolatezza, di cioccolata, patatine e sedentarietà sono stati altrettanto determinanti. Cibo per punirmi, cibo per gratificarmi, cibo inutile. Però SO (e adesso lo sapete anche voi) perchè voglio dimagrire...
Forse ho scritto un pò troppo, ma avevo 116kg da raccontare




mannamaia
00giovedì 12 aprile 2012 17:27
sono trppo rimba
Loredana( hai il nome che avrei dato a mia figlia se fosse nata) grazie per aver condiviso tutto quest,sono certa che ci riuscirai ti abbraccio.
sabrinad
00giovedì 12 aprile 2012 17:44


Vi ammiro veramente tutte!

Trudy40
00giovedì 12 aprile 2012 17:47
Re: sono trppo rimba
mannamaia, 12/04/2012 17.27:

il nome che avrei dato a mia figlia se fosse nata



[SM=g8153]
cristiscanda
00giovedì 12 aprile 2012 19:28
Re:
Trudy40, 12/04/2012 14.32:

Che bella domanda, e che bel messaggio, Fioredimarte. Io spesso me la cavo con un "mi piace mangiare", ma so che non è sufficiente.
Il fatto è che per anni non ho fatto eccessivamente caso al peso che saliva, quindi non so nemmeno dire da quando ho iniziato a ingrassare, o quale sia stato il mio minimo o il mio massimo in adolescenza (ora di anni ne ho 53).
Vediamo un po'. Seconda e ultima figlia di una famiglia che avrebbe potuto essere una famiglia normale, magari un po' povera ma normale, se mio padre, che aveva 12 anni più di mamma e (questa è l'unica giustificazione che riesco a trovare del suo comportamento) aveva avuto un'esperienza di internamento a Mauthausen, non fosse stato un perenne etilista con sbronza cattiva e violenta, continuamente con la cinghia in mano. Cinghia che su di me, più remissiva e fisicamente simile a lui, non cadeva mai, ma su mia sorella... lasciamo perdere! Un incubo che è durato fino a quando ho avuto dieci anni, e mia madre ha deciso di separarsi.
Vicino a noi, casa di ballatoio, abitavano due coniugi più anziani dei miei genitori, che diversi anni prima avevano perso un figlio di sette anni. Soprattutto lei si era quasi morbosamente attaccata a me e, nonostante fosse una persona parecchio "parsimoniosa", non lesinava niente per comprarmi regalini e, ahimè, anche tante tante cose da mangiare. Dolci e salate, di tutti i generi, solo che ne chiedessi. E io sono cresciuta, diversamente da mia sorella che era più pronta a socializzare, chiusa in me stessa, giocando per ore in casa con giochi da maschio, leggendo - ero patita per libri e fumetti, anzi, lo sono ancora anche se più ragionevolmente - e mangiando. Non so come il mio organismo abbia risposto a queste sollecitazioni solo con la ciccia; ero capace a mangiarmi in un paio d'ore una scatola di cioccolatini, e magari anche una confezione di arachidi o mandorle salate per le quali andavo pazza. E sport niente, credo di essere decisamente disprassica, non so andare in bici o sui pattini a rotelle, e non riesco nemmeno a scendere le scale correndo se non mi tengo al mancorrente!
Ma queste erano le cose in cui mi rifugiavo, e che insieme ai miei sogni e al mio fantasticare hanno reso sopportabile e quasi felice un periodo della vita che altrimenti sarebbe stato amarissimo, facendomi dimenticare tutto il resto.
Questa è la base da cui ho cominciato l'adolescenza, la maturità, e il matrimonio. E non è che la fine di quest'ultimo mi abbia particolarmente aiutata! Ma una cosa devo dire: ho imparato a cercare e trovare la serenità nelle piccole cose, e perchè no, il cibo poteva essere una di queste (sono io che a causa del cibo sono diventata una "grande cosa" :D ).
Due diete di quelle fatte bene... e mantenute male! E poi un'amica mi ha presentato la dukan! Ed eccomi qui! :)


Anche io, come Lachatte, non trovo altro da dirti... se non che ti abbraccio.. forte forte.
Cristiana

cristiscanda
00giovedì 12 aprile 2012 19:35
Re: Domanda che ha risvolti moooooolto profondi
fioredimarte, 12/04/2012 11.50:

Questa è la domanda cui tutte noi sappiamo rispondere, ma nessuna di noi magari lo fa con le altre persone.
Non ha alcun risvolto psicologico, ne' emotivo, ne' altro.
E' una domanda per confrontarci, per capirci e per - in qualche modo - aiutarci.

Ovvio che devo dare l'esempio, e sommariamente prima devo dire un paio di cosette per inquadrare la mia situazione passata, presente e spero futura.

Nata magrissima, adolescenza paciarotta, vita dai 18 ai 30 circa con una taglia 44 che mi piaceva e mi faceva piacere ma mai stata sotto - se non per brevissimi periodi - i 50kg (sono alta poco più di 1.56).
A 30 la gravidanza molto travagliata, che mi fa metter su 5 kg e perderne 8. quindi resto sostanzialmente uguale se non più magra di prima. convivenza brevissima, storia bruttissima, figlia bellissima (e ci mancherebbe altro!!!!). Inizio a mettere su 15 kg uno dopo l'altro, insieme alla fine del mio rapporto con lui.

cambio tutto, cambio casa, cambio lavoro, cambio il mio modo di essere e decido che è il caso di piantarla, al toccare il mio scellerato traguardo di 71kg.
perdo costantemente fino a 17 kg, e nel contempo (in modo del tutto inaspettato) ritrovo quel che penso sia stato un amore. era arrivato il momento, dopo 7 anni di clausura/paura/circospezione, di riprendere un po' fiducia nel genere umano.

otto anni stabili, come pensavo fosse il mio rapporto (senza convivenza: lui abitava molto lontano). problemi di vita, problemi particolari, problemi esagerati. poi il problema anche con lui. non parliamo di cosa come dove e quando. due anni fa ricominicio il mio percorso all'ingozzo. arrivo a quasi 76kg. nel frattempo ri-cambio casa ma il lavoro resta lo stesso (sono una ballerina dei posti di lavoro - 8 - e di case cambiate - 8 anche queste! - ma queste due cose mi piacciono e corrispondono spesso a nuova energia vitale).

e in tutto questo altalenante percorso di deviazioni, cambi, abbuffate, tristezze, felicità brevi e case cose casi, ritorno ora a cercare me.

perchè - e qui arriva la risposta alla mia domanda iniziale - io so cosa mi porta al cibo. penso di saperlo, dai, ammettiamolo...
il cibo mi nasconde. mi fa essere invisibile, non notata, mi rende uguale senza alcun segno di distinzione. passo inosservata nonostante l'abbondanza. non voglio rapportarmi a qualche altra persona se non del mio "staff" altamente selezionato.
mentre mangio, mi nascondo al mondo.vuoi con vestiti larghi, vuoi con il passare raso muro, vuoi con il non farsi notare per quelle gambe che non esitavo a mostrare o la scollatura che non è mai stata troppo evidenziata ma che c'era.

auto-punizione, auto-lesionismo, auto-distruzione.
ho fatto tutto da me, per gli altri. mai per me...



Per me il peso è stata la ribellione: alle regole, al perbenismo, alle cose scontate. Ma anche la conferma che "se mi ami così mi ami davvero", e forse il tentativo di "occupare" un posto più grande, fino a che non è diventato TROPPO grande.
Ora è il contrario...è ringiovanire, è sentirsi bene, è lasciarsi andare al piacere di volersi bene.
E' darsi un futuro.
Grazie per la riflessione che hai fatto.
Trudy40
00giovedì 12 aprile 2012 19:38
@Cristicanda:


[SM=g9481]
fioredimarte
00venerdì 13 aprile 2012 09:05
ragazze, sono davvero contenta di come sono andate le cose.
spesso quando abbiamo delle cose dentro ci comportiamo come se tutto il mondo fosse positivo, allegro, e scanzonato. io per esempio faccio molto il giullare di corte. è parte di me, e devo dire che questo atteggiamento l'ho preso sfacciatamente da mia madre che diceva sempre "gente allegra il ciel l'aiuta". lei di questa filosofia ne ha fatta una religione, mentre per contro ha sposato un uomo chiuso, timido e "fumino" (come dicono in toscana, vale a dire uno dagli scatti irosi improvvisi come immediati - dopo la tempesta - erano i suoi ritorni alla tranquillità). pertanto ho dentro di me tutte e due la caratteristiche. giocosa con gli altri ma timidamente introspettiva nei mie momenti di solitudine e "tranquillità".
questo essere sempre allegri e sorridenti certo apre moltissime porte nei confronti della disponibilità altrui quando devi chiedere informazioni, quando devi rapportarti con gli altri sconosciuti o quando devi tuo malgrado socializzare. ma rivela spesso un'esigenza di evitare cose spiacevoli, soprattutto quando sei la prima a fare una battuta sul tuo culone giocando d'anticipo in quello che potrebbero essere i discorsi su di te. ti ripari e ti esponi nello stesso tempo.
e, inevitabilmente, quando siamo in certe situazioni precarie, il cibo per NOI diventa un rifugio o una maledizione.
un rifugio come una carezza mancata e di cui abbiamo paura si possa ripetere (e pertanto mangiamo), una maledizione quando certe cose vanno a toccarci nel profondo e allora, per un processo strano e inverso, non vogliamo compensarci e saltiamo i pasti perchè lo stomaco si chiude e non riusciamo a farci entrare nulla.
strani giochi fa il nostro cervello e il nostro io interiore.
strascichi di vita o non vita, di sensi di abbandono.
ecco. il senso di abbandono è una delle "cose" che mi ha accompagnata spesso ma fortunatamente ho avuto da un'altra parte l'invadente presenza di mia figlia che mi dava il senso della concretezza, del "devo prendermi cura di lei, mica posso stare qui a piangere sul senso di vuoto...".
la fine del "rapporto" allucinante con il padre, avvenuta la bellezza di 7 mesi dopo la sua nascita (e quindi sono 18 anni che affronto questa incredibile esperienza), lasciandomi uno smarrimento totale che per 2 (due!) anni ho vissuto come in un limbo fino al momento in cui disperse le nubi da un giorno all'altro ho stravolto tutta la mia vita andandomene e volutamente "dimenticando" (o accantonando) quell'episodio.
proprio mentre stavo riprendendo tutto in mano ecco che il 2001 mi si presenta come un anno che lascia la scure appesa sulla mia porta.
a gennaio mio padre (ex camionista in pensione) ha un incidente assurdo causa attacco ischemico. resta 40 giorni in 3 ospedali diversi per poi lasciarmi (e quel giorno è morto da solo, dopo l'orario di visita...). vendo casa a mia madre, la voglio vicina perchè almeno tre donne sole stanno meglio. cerco e trovo casa. c'è solo da sentire mia madre se le sta' ok o no. quel giorno (sette mesi esatti dopo la perdita di mio padre)l'11 settembre 2001, quello che per tutti è stato il giorno dell'attacco alle torri gemelle, io invece ho avuto l'attacco finale alle mie radici. infarto. 6 giorni dopo tutto in lei si blocca e anche lei ci lascia. anche lei se ne va da sola. io non c'ero...
tutto va avanti per inerzia anche se nel contempo trovo quello che avrebbe potuto essere il mio compagno quasi ideale. da una parte fa da cuscinetto al mio dolore e resistenza alla fiducia in un altro uomo con cui condividere i miei pensieri. per due anni (sempre due!) cerco di metabolizzare la perdita mentre vivo una situazione felice. risultato? instabilità totale, scatti di rabbia allucinanti al lavoro (ricordo una mia collega - la capa a dire il vero - che mi disse quando tutto era finito che lei mi lasciava fare perchè sentiva che in un modo o in un altro dovevo buttare fuori qualcosa e che quindi non se la prendeva con me ma appunto mi faceva fare queste buriane quasi fossero una terapia... la psicologa al lavoro!!! ma devo ancora dirle grazie per questo, perchè contrariamente a lei io non lo capivo mica cosa mi stava succedendo!).
poi la fine di una storia durata 8 anni, una fine che di peggiorni non ce ne sono. e stavolta era mia figlia che mi controllava. la vedevo vigile nei miei movimenti, silenziosa nelle mie assenze, comprensiva quando le dicevo "scusa patata, ma io in questo periodo sono un po' per aria quindi dovrai ripetermi più volte le cose e le scadenze scolastiche e ricordarmi tu senza incavolarti se ti chiedo una cosa tre volte". si erano invertite le parti, e mi faceva un po' da mamma e da vigile autostradale dei miei pensieri.
altro cambio, altro giro.
casa nuova in cui fino a due mesi dopo essermi installata, e un anno prima di installarmi (in coincidenza con la fine della mia relazione), sono un pozzo di energia, di cose da fare, di scadenze e cose da vedere.
decido di fare una festa a casa mia, come "inaugurazione", al terzo mese dal trasloco. invito tutte le mie amiche. a parte tre, nessuna di loro si conosceva. eravamo circa una dozzina. prima che iniziasse la "festa", durante i preparativi, cucinavo, tagliavo, ordinavo e piangevo. un pianto che non riuscivo a frenare, perchè mi si poneva davanti la domanda "ora che è tutto a posto, che ho finito, a cosa devo pensare? vuoto totale. e adesso???...".
arrivano le "ragazze". sono stata ospite di quella serata PERFETTA. nonostante nessuna o quasi di loro si conoscesse, si era creata una perfetta sintonia di donne speciali che non solo comunicavano ma oltre a ridere sulle vicende proprie lo si faceva su quelle altrui, sono usciti pure dei "segreti" (!!!!) di cui io non ero neanche a conoscenza nonostante le frequentazioni di anni.
e ogni tanto mi assentavo con la scusa di lavare o preparare qualcosa. mi gustavo quel momento da spettatrice. quando però se ne sono andate, ognuna di loro ringraziandomi per la serata che avremmo comunque rifatto ( e da allora a turno ci si vede a casa di una o dell'altra), ho realizzato che quelle erano persone speciali. ma chi le aveva riunite ero io. e che quindi anche io lo ero!
da quel giorno vivo piena di queste piccole cose, sicura che il rapporto umano sia qualcosa di bellissimo. e una volta l'anno ce ne andiamo via per 4 giorni. lo scorso a londra, questo a parigi.
e li si che mi sembra di esser tornata ragazzina (un po' badante, a dire il vero, visto che le lingue le parlo solo io e faccio pure l'organizzazione completa del viaggio!!!)

ho divagato, ma ho aggiunto alcune cose che da una parte mi han lasciato dei solchi inimmaginabili, dall'altra delle scoperte incredibili, e dall'altra ancora la giusta prospettiva di cio' che devo e posso fare/essere.
fondamentalmente una donna che trova nel cibo le sue risposte, e quando lo evita è per dolori grandi in cui non merito neanche quella compensazione a tutto il vuoto che mi gira intorno (fatta sempre l'eccezione di mia figlia)

se ce l'avete fatta a finire di leggere, allora leggerete anche...

Buona giornata!!
lafio'
Lachatte
00venerdì 13 aprile 2012 09:33
Lafiò..incantevole creatura, che vieni qui a ricordarmi giustamente, la mia sfacciata fortuna!
Quella di avere avuto drammi, come tutti, ma drammi che si sono risolti, almeno nella maggior parte dei casi.
Che vieni qui a ricordarmi quanto sia bello poter contare su una famiglia che, difetti annesse e connessi, è una famiglia meravigliosa e grazie a Dio, unita e presente.
Che vieni a ricordarmi e farmi apprezzare ancora di più, la magica alchimia che si è creata un lontano dicembre di 26 anni fà, tra me e il mio compagno di vita, mio marito e padre di nostra figlia.
Che mi scavi nell'anima e nella mente fino a farmi capire che io sono sicuramente in balìa di un bellissimo incantesimo, di cui mi accorgo veramente solo adesso, che ho conosciuto voi, persone speciali e fantastiche, nelle cui storie mi perdo e mi ritrovo.
E anche io, in questo caso come te, ho l'immensa fortuna di avere una figlia perfetta, per quanto questa parola faccia un po' impressione e vada presa col beneficio del dubbio.
Che sa prendersi cura di me con lo stesso amore e dedizione che i ho avuto e ho per lei.

Per tutto quello che mi hai ricordato...per tutto quello che condividi con noi, semplicemente grazie [SM=g11405]
Trudy40
00venerdì 13 aprile 2012 11:01
Sonia mi toglie sempre le parole dalla tastiera! Fioredimarte, vieni qui tra le mie braccia! [SM=g9433] . Quando penso a cosa può essere una vita veramente difficile mi rendo conto che - nonostante tutto - esiste una parvenza di felicità anche in questo basso mondo. E che io, immeritatamente, ne ho avuto una buona dose. [SM=g7802]
elisill
00venerdì 13 aprile 2012 12:08
caspita ragazze, io al solito leggo in silenzio queste pagine di vita perchè ogni parola mi sembra banale e superflua...
abbraccio tutte..
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