E' strano, sono convinta che chi non ha avuto problemi di reiterato e importante sovrappeso non immagina che ci siano tanti aspetti, sfumature, atteggiamenti disfunzionali, ansie, perplessità nascoste sotto i nostri strati di ciccia...
Questa sensazione dell'ultima spiaggia, del timore di iniziare perché non potrei sopportare un ulteriore fallimento, la tentazione di abbandonarmi al mio sovrappeso e dargliela vinta, il progetto tante volte accarezzato (soprattutto d'estate) di coprirmi solo di ampi e colorati caftani stile corista di Zucchero per riuscire finalmente ad accettarmi...
L'insicurezza nell'attraversare una piazza, la difficoltà nel mangiare un gelato senza sentirsi osservati con riprovazione...
e tutte le volte che si parte lancia in resta, pronte a combattere, a ricominciare con nuove regole, tutto e il contrario di tutto, chi ti vuole bene che tifa per te ma in fondo non ci crede più...
Ma adesso siamo qui. Siamo in tante. Molte vengono da storie come la nostra e ce la stanno facendo o ce l'hanno fatta. Questo è un progetto che ci accompagna anche nel dopo, non ci consentirà facilmente di distrarci e di riscivolare giù, se non consapevolmente.
Certo non siamo arrivate, anzi, molte di noi (io) sono all'inizio del viaggio.
Ma questa volta, anche grazie a voi, voglio proprio cercare di godermi il viaggio, non accetterò di considerarlo solo un massacrante avvicinamento alla meta.
Maria, in qualche modo sei tutti noi, siamo tutte te...
"Un viaggio di mille miglia comincia con un passo" (Lao Tze)
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con voi dal 13 febbraio